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Conclusa la XXXIX edizione del R.Y:L.A.

Si tratta di un intensivo programma di formazione rivolto a studenti

Si è conclusa domenica 10 aprile la XXXIX° edizione del programma R.Y.L.A. che, quest’anno, si è tenuta presso l’Hotel Airone di Portoferraio.

 Il Rotary Youth Leadership Awards, è un programma intensivo di formazione, creato dal Rotary club e dai Distretti, rivolto principalmente a studenti delle scuole superiori, a studenti universitari o, più raramente, a giovani professionisti. Nel dettaglio, consiste nella realizzazione di seminari ed incontri dove, in un’atmosfera informale, il Rotary coinvolge un gruppo selezionato di giovani, scelti e proposti dai vari club dei Distretti partecipanti al Ryla,  in relazioni formative e informative, in discussioni, in visite guidate ad aziende e in precise attività esterne, allo scopo di incoraggiarli e aiutarli a capire e a cercare di far proprie, le caratteristiche di una leadership eticamente impostata e positivamente orientata e, contestualmente, favorire nuove conoscenze e connessioni.

La settimana dal tema “Valori sportivi e leadership integrale” si è aperta la mattina del 4 Aprile con la consueta cerimonia di inaugurazione svoltasi alla presenza del Governatore del Distretto 2071, Ferdinando Damiani, di Italo Minguzzi, in rappresentanza del Governatore del Distretto 2072 Stefano Spagna Musso, del sindaco di Portoferraio Angelo Zini e, in rappresentanza del Club ospitante elbano, del presidente Sergio Cavaliere.

Dopo la presentazione dei Ryliani ed il saluto rivolto ai molti soci presenti ed ai gentili ospiti, nel primo pomeriggio, il presidente Sergio Cavaliere ha introdotto il primo relatore, il Prof.Avv. Italo Giorgio Minguzzi, che ha intrattenuto i presenti con un’interessante relazione dal titolo “Partecipare per esserci-esserci per vincere”, prima di una serie di conferenze rivolte ai giovani Ryliani che si sono susseguite per tutta la settimana. In particolare, il 5 aprile, l’Avv. Jean-Cristophe Cataliotti, procuratore sportivo, ha esposto le sue osservazioni in merito a “L’etica del Manager sportivo” e nel pomeriggio il Dr Ing Mario Fedriga, Desing Director Technogym, ha introdotto il lavoro individuale ed il dibattito svolto dai giovani presenti, discutendo sul tema “Wellness. Benessere e Stile di vita”

Il 7 Aprile il prof. Giovanni Padroni ha trattato il tema “Kalos Kai agathos, la bellezza di fare sport” e successivamente è intervenuta la relatrice nominata dal Club elbano, la psicologa Alice Ferrisi del centro “Formula medicina srl” di Camaiore, un centro di allenamento fisico e mentale per gli sportivi di tutte le discipline che vanta collaborazioni anche con noti piloti di Formula 1 del calibro di Jarno Trulli, Robert Kubica e Charles Leclerc.

La giornata si è terminata con una conviviale durante la quale, ai ragazzi partecipanti, sono state donate le uova di pasqua dell’AIL, l’Associazione italiana contro le leucemie linfomi e mieloma.

Il giorno seguente è stato caratterizzato, infine, dalle ultime due conferenze previste, quella del prof. Giuseppe Bellandi dal titolo “Trasformare l’attività sportiva in opportunità per un’autentica crescita personale e valoriale” e quella di Matteo Plazzi, già navigatore del Team Luna Rossa Prada, dal titolo “Coppa America. L’importanza del team in regata”.

Oltre i vari lavori di gruppo, ai dibattiti ed alle relazioni effettuate dai giovani Ryliani, il Club elbano ha reso loro disponibile una visita esterna guidandoli alle scoperte delle bellezze della nostra isola che si è conclusa presso il Golf Club dell’Acquabona.

Sabato sera, dopo la presentazione delle relazioni sia individuali sia collettive degli studenti, l’evento si è concluso con la consueta cerimonia di chiusura allietata dalla musica del gruppo elbano Joe Toraldo & littlefight, gruppo cui fa parte lo stesso presidente Sergio.

Il Club elbano desidera ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la riuscita della settimana dedicata al Ryla: in particolare l’avv.to Giacomo Gazzarri e l’avv.to Cristina Cataliotti, i due vice presidenti della commissione Ryla, per la capacità e competenza dimostrata nella “gestione” dei due gruppi di giovani, i segretari dei Club partecipanti, il dott Alberto Papini, segretario del Governatore Damiani, Michela Venturini segretario del Club elbano per la competenza e completa disponibilità dimostrata sia per il corretto svolgimento ma anche e soprattutto nell’organizzazione stessa dell’evento, i soci presenti per la gradita ed attiva partecipazione, i collaboratori esterni, per aver messo a disposizione degli intervenuti le loro esperienze, le due guide Nina ed Anna che hanno accompagnato gli studenti nella piacevole visita esterna e, infine, gli studenti stessi, per aver mostrato totale impegno ed interesse per un evento importante organizzato e rivolto essenzialmente a loro.

Rotary club isola d’Elba per l’Ucraina

Come una delle più grandi organizzazione umanitarie del mondo che ha fatto della pace la pietra cardine della sua missione globale, il Rotary International, restio ad ogni guerra e profondamente preoccupato per la tragedia che affligge il popolo ucraino nonché per le consequenziali ripercussioni che la guerra attualmente in atto comporterà a livello mondiale, oltre ad unirsi “alla comunità internazionale nel chiedere un immediato cessate il fuoco, il ritiro delle forze russe e il ripristino degli sforzi diplomatici per risolvere al più presto questo conflitto attraverso il dialogo” è intervenuto direttamente, tramite la Fondazione Rotary,  in risposta all’aggravarsi della crisi umanitaria che ne discende promuovendo iniziative sia a livello internazionale sia a livello nazionale e locale. 

Tra le iniziative a livello internazionale, la Fondazione ha designato il “Fondo risposta ai Disastri”, i cui contributi possono essere effettuati al link my.rotary.org/it/disaster-response-fund,  volto a fornire immediato sostegno e soccorso all’Ucraina ed ai suoi profughi.

A livello nazionale si sta coordinando con i partner ed i leader regionali esplorando soluzioni efficaci per i maggiori bisogni umanitari intensificando, ad esempio le opere di soccorso, gli aiuti alle famiglie sfollate e ai molti profughi. 

Infine, a livello locale, ha incoraggiato attivamente ogni singolo Club Rotary e Rotaract nel creare individualmente le proprie risposte alle nefaste conseguenze della guerra.

A tal fine, anche il Rotary Club Isola d’Elba ha promosso un’iniziativa, rivelatasi di grande successo, che ha visto la partecipazione economica di tutti i suoi soci, del Club stesso e di molti sponsor locali e che, in pochi giorni, è riuscita a far giungere al centro di raccolta di Bologna, quale luogo indicato dall’ambasciata Ucraina, un mezzo carico di aiuti umanitari e beni di prima necessità destinato ai profughi della guerra. 

Per la riuscita e la tempestività dell’impresa, Il Rotary club isola d’Elba desidera ringraziare tutti coloro che l’hanno resa possibile, in particolare: 

 Il “Nocentini Group” che, oltre a donare supporto economico, ha messo a disposizione il mezzo per il trasporto ed ha collaborato attivamente per la predisposizione del viaggio. 

Gli sponsor esterni per i contributi economici che hanno elargito quali: La Banca di Credito Cooperativo dell’Isola d’Elba, la Squadra Unione cacciatoriIdrosanitari Snc, il Circolo Concordia Schiopparello, la Cooperativa EsperiaMarine Service SrlMedicart SrlMvd 2 SrlFerrini Edilizia e il Villaggio turistico Innamorata. Imprese, vanto del nostro territorio che, già in passato, si sono mostrate estremamente sensibili alla solidarietà.

Il Club tutto rivolge un ringraziamento particolare al suo presidente, Sergio Cavaliere ed ai soci Marcello Bellini e Elvio Cavaliere che hanno personalmente provveduto alla consegna degli aiuti.

Una piccola goccia che, assieme alle altre promosse nel nostro territorio, ha consentito alla nostra Isola di contribuire ad alimentare il grande mare della solidarietà.

D.P. per Rotary club isola d’Elba

Talismani, il romanzo storico di Davide Pelliccioni

Devoluta la cifra ricavata dalla vendita

Si è svolta sabato 19 Marzo alle ore 18.30, presso la saletta “Infopoint” di Portoferraio, la presentazione del romanzo storico “Talismani” di Davide Pelliccioni, evento organizzato dal Rotary Club Isola d’Elba, che ha visto la partecipazione di soci e ospiti.

L’autore, ha innanzitutto ringraziato il Club, rappresentato dal presidente Sergio Cavaliere e dal segretario Michela Venturini per l’opportunità concessagli sottolineando che, malgrado il suo libro fosse uscito già da due anni, per cause legate anche alla pandemia Covid, quella era la prima volta che ne parlava in pubblico.  Dunque, rivolgendosi ai presenti, ha colto l’occasione per parlare un po’ di sé e condividere i motivi che animano la sua passione per la scrittura.

Scrivo innanzitutto per me stesso -ha riferito Pelliccioni- per quella piacevole sensazione che provo, ogni volta che mi chiudo nel mio mondo e lascio andare la mente. A mio parere, scrivere è qualcosa di più intenso che leggere e questo cercherò di dimostrarvelo con un semplice esempio” Ha detto ai presenti.  “Provate a pensare ad un lettore che sta leggendo un libro che lo appassiona, un thriller per esempio. Ebbene a colui che legge pare essere uno spettatore invisibile che assiste alla scena descritta dall’autore. Uno spettatore che vede il divenire dei fatti narrati, che osserva i vari personaggi descritti e che ne assimila le vite come se le vivesse lui stesso. Sensazioni intense che la lettura sa donare. Scrivere però dona un’arma in più a quello stesso spettatore: dona un foglio ed una penna. Semplici strumenti che permettono all’autore di non limitarsi ad osservare la scena bensì ad essere quella stessa scena. Voi non vedete il Killer, voi siete il killer e ne provate la pazzia, l’istinto omicida, la rabbia; voi non vedete la vittima perché voi siete anche la vittima e ne provate il terrore, l’angoscia; voi siete ogni singolo particolare di quella scena perché, magari anche inconsciamente, ogni oggetto che vi avete inserito lo avete collocato per un  preciso e personale motivo”.

Ha quindi descritto ai presenti quell’evento, del tutto casuale, che fece nascere in lui la passione per la scrittura e che sfociò con la redazione del suo primo romanzo storico dal titolo “I custodi del vello” Myra edizioni. Romanzo ambientato in tre periodi storici differenti della nostra isola; precise ricostruzioni di quei tempi legate tra loro da un filone immaginato dall’autore ed ambientato ai giorni nostri. Opera che, come afferma lo stesso, nacque come mezzo per condividere la storia della nostra isola con suo padre, suo primo lettore, piacevole momento che rafforzava quel già intenso legame che li univa.

Di poi ha introdotto il nuovo libro Talismani descrivendone l’anima principale, tramite un breve racconto improvvisato sul momento. L’autore ha invitato i presenti a immaginare quell’attimo, ormai lontano nel tempo, in cui un uomo primitivo, di fronte al creato, si chiese per la prima volta chi potesse esserne l’artefice. Un interrogativo fondamentale che, se da un lato ne segnò la piena coscienza di sé e la sua separazione dal mondo animale, dall’altro si tradusse in una ricerca, quella di Dio, che da quel giorno iniziò ad accompagnarlo per tutta la sua esistenza.

Quindi, ha spiegato la motivazione che lo ha indotto a scegliere, come titolo della sua opera, “Talismani”.

Che cos’è un talismano?– ha chiesto ai presenti prima di rispondere lui stesso – vedete, a prescindere dalla definizione che, ad esempio, ci fornisce Ermete Trismegisto nel Picatrix, nella concezione comune un talismano è un oggetto materiale al quale, il suo possessore, attribuisce una sorta di potere magico. Come un amuleto, che altro non è che un semplice porta fortuna, ha la forza di proteggere il suo possessore dagli influssi negativi provenienti dall’esterno ma, più di un amuleto, un talismano ha la forza di attirare anche gli influssi positivi legandosi così profondamente all’Io del suo possessore tanto da supportarlo al raggiungimento dei suoi obiettivi. Quindi, per chi cerca Dio, cosa sono se non talismani quei testi sacri o non di una bellezza che è riduttivo definire sublime, che parlano proprio del legame tra uomo e Dio?”

Testi che spaziano dalle opere di Platone ai libri sacri catari come l’Interrogathio Johannis ed il Libro dei due princìpi, dai Vangeli canonici a quelli gnostici ed apocrifi, dallo Zhoar, il Libro dello Splendore (il primo tentativo di trascrivere la cabala, redatto proprio nella lingua d’oca francese) ai magnifici testi del tre volte grande Ermete Trismegisto. Opere che parlano del profondo legame tra uomo e Dio e che velatamente insegnano a conoscere se stesso, unico mezzo concesso all’uomo per comprendere quella scintilla divina che ha celata dentro di sé.

Infine, Pelliccioni ha descritto la struttura dell’opera, articolata in tre distinti periodi storici strettamente legati tra loro. Una prima parte dedicata alle vicende del catarismo, la religione sviluppatasi nella Provenza e nella Linguadoca francese attorno al XII secolo, che in breve tempo si diffuse in territori tanto vicini alla Chiesa di Roma e che quest’ultima decise di contrastare indicendo una sanguinaria crociata che si concluse con il quasi completo sterminio della religione “eretica”.

Il racconto inizia nella città di Lavaur, assediata dall’esercito crociato e qui, di fronte all’ imminente capitolazione, al personaggio principale Guillaume, un giovane cataro, viene affidata dal padre, il perfecto Amaury, una missione importante: salvare dalla sicura distruzione da parte cristiana i libri custoditi dal loro credo. Testi catari e non che rappresentano la loro anima spirituale e culturale che la chiesa romana intende cancellare per sempre. Libri, finestre di un antico sapere, che lo stesso Guillaume utilizzerà per intraprendere una sua personale riscoperta di Dio. Un dio che, le tristi vicende della vita hanno offuscato nella sua mente e che, deciso, vuole ritrovare.

Libri che, due secoli più tardi, saranno oggetto di ricerca del monaco Lorenzo da Pistoia, un uomo di chiesa al servizio del signore di Firenze, Cosimo de’ Medici e che, una volta giunti in quella città, costituiranno quell’humus culturale essenziale per la fioritura del Rinascimento Toscano.

Infine, un terzo periodo ambientato ai giorni d’oggi che si sviluppa in tre capitoli in cui si svolgono altrettante “particolari” cene che, il giovane Lorenzo, affronta con tre personaggi che non conosce. Breve cornice al romanzo ed utile, a detta dell’autore, per attualizzare i temi trattati nei due periodi precedenti.

Al termine della serata, al fine di contribuire alla lodevole iniziativa, tutt’ora in corso, promossa dal Rotary elbano e volta alla raccolta dei fondi necessari per portare aiuti all’Ucraina, l’autore ha devoluto al Club l’intera cifra ricavata dalla vendita dei libri.  

Rotary, nuovi soci e presentazione di libri

di Rotary Club Isola d’Elba

Un momento della serata 

Si è svolta mercoledì 23 Febbraio, presso il ristorante “Il tennis” di Portoferraio, l’interessante e partecipata conviviale del Rotary Club isola d’Elba dedicata all’ammissione di un nuovo socio e alla presentazione del libro “L’apparizione di Santa Caterina all’eremo di Rio nell’Elba” del notista storico ed esperto di statuti comunali medievali, Umberto Canovaro.
Subito dopo il suono della campana, dietro richiesta del presidente, il socio Marco Regano ha brevemente esposto ai presenti le qualità di Mattia Gemelli, delineandone sia il curriculum vitae sia, e soprattutto, le motivazioni per le quali lo ha ritenuto meritevole di essere proposto come membro del Club. Con un breve discorso ne ha sottolineato le capacità professionali nonché le caratteristiche personali evidenziando come esse si allineino appieno con i principi basilari del Rotary tutto.
Di poi, il presidente Sergio Cavaliere ha invitato Mattia a leggere il giuramento e gli ha donato la spilla rotariana e il gagliardetto del Club elbano. Quindi, dopo avergli posto le sue personali congratulazioni, ha lasciato che anche tutti i presenti gli esternassero il piacere di averlo accolto tra le loro fila.
Mattia Gemelli, laureato all’Università degli Studi di Pisa con laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza e tesi riguardante i fondamenti romanistici del diritto, nonché laurea triennale in lettere classiche conseguita in quella stessa città, ha frequentato altresì il corso di formazione in “Politica ed amministrazione degli enti locali” presso la scuola superiore Sant’Anna (Pi) e quello di alta formazione in diritto romano all’università La Sapienza di Roma, facoltà di Giurisprudenza, sezione “Istituto di diritto romano e dei diritti dell’oriente mediterraneo” del dipartimento di Scienze Giuridiche. Attualmente, già membro del “Comitato del sì” per la fusione istituzionale degli estinti comuni di Rio Marina e Rio Elba, è consigliere comunale di Rio, nonché presidente eletto di quello stesso consiglio. Al tempo, il più giovane d’Italia chiamato a svolgere tale funzione.
Al termine della cena, il presidente Sergio Cavaliere ha nuovamente raccolto l’attenzione dei presenti per introdurre l’altro evento che ha caratterizzato la serata: la presentazione del libro “L’apparizione di Santa Caterina all’eremo di Rio nell’Elba” edito dalla Persefone Edizioni, rappresentata per l’occasione dalla sua fondatrice Angela Galli, la casa editrice elbana che, ad oggi, ha all’attivo più di cento titoli in catalogo; opere che, in buona parte, trattano e mantengono vivi aspetti storici, culturali e non solo della nostra amata isola.
Prima di lasciare la parola all’autore, Sergio ha brevemente condiviso con i soci la passione dell’amico Umberto per la scrittura e la ricerca storica, in buona parte rivolta al nostro territorio e ne ha elogiato le qualità di scrittore e di uomo elencando le molte opere pubblicate e sottolineando gli interessanti temi trattati.
Nato all’isola d’Elba nel 1954, Umberto Canovaro ha esordito nella letteratura con il dramma a sfondo politico “Silvio Mina, ovvero passione e morte di un uomo popolare” opera prima alla quale ne sono susseguite molte altre. Lavori differenti nel genere, tra i quali si ricorda commentari, come ad esempio “Gli statuta Rivi nell’ordinamento giuridico degli Appiani” raccolte di memorie storiche come “Piccolo porto antico”, biografie come “ Zinone Pineschi, un poeta nel Risorgimento fra Piombino e Firenze”, saggi come quello inserito in “Tra il rigore della legge ed il vento della storia – La condizione delle donne all’isola d’Elba tra il XVI e il XVIII secolo”, dedicato alle donne di Rio nel Medioevo e “Erbe, pozioni, malefizi d’amore” che verte sulla superstizione di quello stesso periodo. Una produzione letteraria invidiabile che trasuda la profonda passione dell’autore.
Nel 2003 Umberto è stato insignito del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Dal 2005 è notista storico del trimestrale elbano “La Piaggia”. Nel 2011 è stato nominato Ispettore Archivistico Onorario per la Toscana con Decreto Ministeriale, riconfermato a tutt’oggi, e dallo stesso anno è Presidente dell’Accademia per gli studi storico-giuridici sullo Stato di Piombino “Pietro Calefati” che annovera insigni cattedratici e studiosi. Tutta la sua produzione a carattere storico-giuridico è conservata nella biblioteca Nazionale del Senato della Repubblica.
Il presidente ha quindi dedicato alcune parole anche ad Angela Galli, delineandone la carriera professionale. Oltre ad essere il principale editore elbano, Angela è artista visiva, pittrice e scrittrice. Dal 2012 è impegnata in un esperimento mentale: un progetto editoriale, volto a dare voce ai Patrimoni Culturali dell’Arcipelago Toscano e non solo.
Numerosi i progetti e le esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero, due residenze d’Artista in Nord Europa, è risultata vincitrice di due concorsi letterari; ha al suo attivo diverse pubblicazioni su quotidiani e riviste nazionali e internazionali e sei pubblicazioni librarie. Ha collaborato con la rivista «Art App», da settembre 2016 fa parte dell’archivio del MUSINF Museo per la Fotografia di Senigallia, Autoritratti della fotografia contemporanea curato dal critico Giorgio Bonomi. Vive tra il Sud della Francia e il paese di Capoliveri all’isola d’Elba.
Il libro, piacevolmente descritto dal Canovaro, tratta dei fatti esposti in un manoscritto settecentesco che argomenta sull’apparizione di Santa Caterina all’eremo omonimo di Gràssera. Evento miracoloso accaduto a due pastorelli: Domenico di Michele e Tommaso di Pasqualino che, com’è ben comprensibile, sconvolse la routine dell’epoca. L’autore, proponendo un’attenta traduzione del testo, dapprima descrive sapientemente al lettore l’evento, di poi lo guida tra le conseguenze che il miracolo provocò tra la gente elbana e quella d’oltremare.
Nel libro vengono altresì narrati altri due fatti di interesse, il primo inerente all’autore del quadro che oggi si trova sopra l’altare della chiesa parrocchiale di Rio nell’Elba, il secondo riferito a un presunto esorcismo fatto ad uno “spiritato” così com’è definito da quello stesso verbale sopraccitato. Un documento che riporta persino la formula utilizzata per liberare dai demoni il povero malcapitato.
Al termine dell’intervento dell’autore, il presidente Sergio Cavaliere ha salutato i presenti ringraziando l’opera di Umberto. Un lavoro importante che, a suo dire, ha svelato una nuova pagina del grande libro della storia elbana.

Visita del governatore Fernando Damiani al Rotary Club isola d’Elba.

Martedì 30 novembre è stata un’importante giornata per il Rotary Club elbano poiché riservata per quello che, per ogni singolo Club, è considerato l’avvenimento più importante: la visita del Governatore. 
Uno dei principali compiti del Governatore, quale massima autorità Rotariana del Distretto, è infatti quello di constatare di persona, con cadenza annuale, sia lo stato interno di ogni Club, sia le attività dallo stesso promosse coadiuvandole con suggerimenti acquisiti con la sua personale esperienza e conformandole, qualora lo ritenesse necessario, con gli indirizzi promossi dal Presidente Internazionale. 
Per tale ragione, nel primo pomeriggio, il governatore Fernando Damiani è stato ricevuto, congiuntamente con il suo assistente personale la sig.ra Susanna Biagini, dal presidente del Rotary Club elbano Sergio Cavaliere. Un incontro che, dopo aver motivato e descritto l’armonia che contraddistingue il nostro Club, Sergio ha utilizzato per esporre le iniziative già realizzate nonché gli obbiettivi da espletare sino alla fine del suo mandato. Successivamente il colloquio si è esteso al Segretario del Club elbano, Michela Venturini, quindi in plenaria con il Consiglio Direttivo e con i soci di recente ammissione per discutere dei progetti del Club e la necessaria correlazione con le attività distrettuali al fine di poter convergere verso un obiettivo comune.
Per i rotariani e per gli amici ospiti non impegnati in tali incontri, il Rotary Club isola d’Elba ha organizzato un interessante visita nella città di Portoferraio; un piacevole viaggio nella nostra storia locale che ha coinvolto, tra gli altri, la consorte del governatore sig.ra Margherita ed ha impegnato i presenti per tutto il pomeriggio.
La consueta cena conviviale si è tenuta la sera, presso la piacevolissima location del ristorante “Le Sirene”, gentilmente aperto per l’occasione, ed è stata motivo per celebrare lo spirito di profonda amicizia che, a prescindere dall’ufficialità dell’incontro, lega il club elbano, intimamente connesso alla propria realtà territoriale, con la grande famiglia cui appartiene: quella straordinaria organizzazione che fa del mondo intero la sua casa, il Rotary International. 
Dopo i saluti ai numerosi presenti, il Presidente Sergio Cavaliere ed il segretario Michela Venturini hanno accolto Silvia Tonietti quale nuova socia del Club. Abile professionista e nota amministratrice condominiale con oltre 15 anni di esperienza nel settore nonché presidente della Caput Liberum (la società privata a totale partecipazione pubblica il cui scopo è quello di gestire i servizi di interesse pubblico che il Comune di Capoliveri, socio unico, le affida), Silvia era già ben nota ai componenti del Club elbano poiché figlia della socia ed amica prematuramente scomparsa Patrizia Arduini. Al ricordo di lei si è incentrato una parte del discorso di benvenuto del Segretario Michela Venturini che, vistosamente commossa, ne ha ricordato le qualità professionali ed umane che l’hanno resa una stimata ed apprezzata imprenditrice elbana, qualità che il Club tutto ha scorto anche in Silvia.
Dopo il benvenuto riservatole, il Governatore Fernando Damiani ha rivolto ai numerosi presenti il suo tradizionale discorso toccando argomenti di notevole interesse.
In particolare, dopo essersi complimentato con il Club elbano per i numerosi services realizzati, ha sottolineato l’importanza di mantenere sempre viva e salda la coesione interna del Club quale base indispensabile per i raggiungimento degli obbiettivi interni ed esterni. I primi delineati come necessaria unione tra i membri del Rotary e rivolti sia al mantenere sempre attiva l’amicizia che li lega sia all’acquisizione di nuovi soci, elemento utile anche per riuscire sempre a mettere a disposizione della società nuove ed ulteriori professionalità da impegnare là dove le istituzioni non arrivano, i secondi volti ad espletare servizi sempre più validi e sempre più mirati per il sociale a vantaggio della collettività tutta.
Successivamente ha rivolto la sua attenzione alla Rotary Foundation, l’istituzione internazionale che “opera per obbiettivi definiti, per la risoluzione di problemi attinenti ai Paesi con un economia degradata, le cui risorse provengono dal Rotary”. Uno strumento importantissimo che permette concretamente di conseguire, su scala mondiale, le finalità del Club come, ad esempio, la realizzazione del progetto Polio Plus, operazione che, ideata e realizzata con il volontariato dei rotariani, ha praticamente quasi estinto la poliomelite nel mondo.
Infine, dopo aver sottolineato l’importanza del rapporto con i “media”, strumento utile per dare visibilità alle varie iniziative e, di convesso, al Club tutto, ha sottolineato, come consiglio personale, quanto ritenesse opportuno promuovere ulteriori iniziative volte alla salvaguardia del nostro territorio in un ottica ambientalistica, ambito in cui il Rotary ha da sempre posto particolari attenzioni. 
Al termine della serata, il presidente Sergio Cavaliere ha ringraziato il governatore ed il suo seguito per la piacevole visita ed ha colto l’occasione per consegnargli alcuni omaggi in ricordo della conviviale tra i quali due copie del Libro “Talismani”, il romanzo storico del socio Davide Pelliccioni che, nell’ultimo anno, ha riscosso diversi riconoscimenti letterari.

L’Evoluzione storica dei vaccini dal 500 ad oggi

Il Rotary Club isola d’Elba ha affrontato un argomento di stretta attualità

L’evoluzione storica dei vaccini è stato questo il tema della conviviale del Rotary Club isola d’Elba, tenutasi sabato 13 novembre, a Portoferraio. Un argomento interessante nonché strettamente attuale, come sottolineato dal presidente del club Sergio Cavaliere prima di cedere la parola ad un relatore d’eccezione: Lo Specialista in Chirurgia Generale e Chirurgia Vascolare professore Mario Sianesi, amico rotariano, socio del Club Parma Est, che vanta un curriculum di tutto rispetto.  Già Direttore incaricato della Patologia Speciale Chirurgica, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, dal settembre 1993 al settembre 1998, il professore Sianesi ha ricoperto il ruolo di Direttore della Clinica Chirurgica e Trapianti d’Organo sino al 2016, con relativo insegnamento di “Clinica Chirurgica” per gli studenti del V e VI anno. Ha inoltre svolto attività didattica in otto Scuole di Specialità; Direttore della Scuola di Specialità in Urologia dal 2000 al 2014, e Vice Direttore del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dal 2002 al 2016. Presidente della SICU (Società Italiana Chirurghi Italiani) nel biennio 2009-2011, con un’attività clinica alle spalle, come primo operatore, che si compendia in oltre diecimila interventi, il professore è altresì autore di ben 323 pubblicazioni scientifiche a stampa, oltre a capitoli monografici su vari trattati e di tre monografie. La relazione è stata articolata in due fasi ben distinte: la prima, prettamente storica, ha incluso un arco temporale compreso tra la scoperta del primo vaccino all’introduzione di questa metodologia nel nostro paese. Il termine “vaccinazione” nasce alla fine del 1700 quando venne scoperto un metodo per sconfiggere le malattie infettive impedendo il contagio dei soggetti sani. Tale merito spetta a Edward Jenner, brillante Medico e ricercatore inglese che, nel 1796 innestò nel braccio di un bambino di 8 anni una piccola quantità di materiale purulento prelevato dalle ferite di una donna malata di Vaiuolo Vaccino, la forma di Vaiolo che colpiva i bovini e, in forma cutanea lieve, anche gli allevatori. Il bambino non ebbe nessun disturbo e in seguito Jenner dimostrò che il piccolo era diventato immune alla forma umana del Vaiolo. In Italia, le vaccinazioni furono introdotte verso la fine del 1800, sulla spinta delle esperienze acquisite in Europa, con il vaccino contro il vaiolo e le ricerche sui batteri di Pasteur e Koch.
La prima vaccinazione ad essere introdotta fu, appunto, quella antivaiolosa, resa obbligatoria dalla legge Crispi-Pagliani (1888). Nel 1939 venne resa obbligatoria la vaccinazione antidifterica entro i primi due anni di vita. A partire da quell’anno vennero introdotte, come programmi di immunizzazione universale dei nuovi nati, le vaccinazioni contro le seguenti malattie: Difterite, Tetano, Poliomielite, Pertosse, Rosolia, Morbillo, Parotite, Epatite B, Haemophilus influenzae b. Le vaccinazioni contro Difterite, Tetano, Epatite B e Poliomielite (quest’ultima tutt’oggi oggetto di pressanti campagne mondiali del Rotary Club, impegno protratto da oltre 35 anni e volto alla sua eradicazione) sono state introdotte come obbligatorie, e l’obbligatorietà permane tuttora. La seconda parte si è quindi articolata su una descrizione del procedimento stesso con cui il vaccino riesce ad ostacolare lo sviluppo del virus. Sul finire della piacevole serata, dopo le molte domande poste dai soci del Club, è intervenuto il dottor Riccardo Palombo, socio e caro amico del Rotary Club isola d’Elba, che, leggendo alcuni passi della “Rivista italiana di studi napoleonici del 2011” ha descritto gli eventi che portarono all’introduzione prima, ed alla diffusione poi, del vaccino contro il vaiolo sul territorio elbano. Un interessante ricostruzione storica che è stata anche sapientemente attualizzata mostrando come le reazioni, i dubbi ed i timori mostrati dalla gente del tempo nei confronti del nuovo strumento di prevenzione ricalca quelle stesse preoccupazioni che ritroviamo oggi di fronte alla necessaria vaccinazione al Covid-19.

Il resoconto della visita a Ravenna dei soci del Rotary Club isola d’Elba

 

Più volte rinviata a causa delle ormai note motivazioni legate alla pandemia, il soggiorno è stato organizzato dal Rotary Club Galla Placidia di Ravenna per contraccambiare l’ospitalità mostrata dal club elbano quando, nel mese di settembre dello scorso anno, accompagnò gli amici d’oltremare in un’interessante visita guidata tra i principali edifici storici della Portoferraio napoleonica e medicea. Visita conclusasi, al museo di forte Falcone dove, Simone Galletti, ottimo conoscitore della storia della nostra isola, da buon Cicerone, mostrò e descrisse gli importanti reperti risalenti alla seconda guerra mondiale che sono lì custoditi . 
La conferma delle date riferite all’evento ed il dettaglio del programma era stato reso noto ai soci dal presidente Sergio Cavaliere in occasione della conviviale tenutasi il giorno 18 settembre presso il ristorante Kontiki di Marina di Campo. Serata particolare che, tra le altre cose, ha visto il conferimento del premio testimonianza, (l’importante riconoscimento Rotariano dedicato alle figure giudicate preminenti nella società elbana, nonché cittadini amati e stimati da tutta la comunità e distinti sia in campo familiare che sociale sia, e soprattutto, in quello imprenditoriale) ai compianti Nisia e Silvano Nocentini, premio che venne ritirato, con un poco di commozione, dalla figlia Tiziana e dal genero Marco Regano. 
Il piacevole weekend è iniziato venerdì mattina con una visita guidata alla tomba di Dante Alighieri, il Sommo Poeta cui corre il sette centenario dalla morte, e dell’annesso Quadrarco di Braccioforte un piccolo angolo di tranquillità e pace nel cuore della cosiddetta “Zona del Silenzio”, un cortile, così come appare oggi, in cui diversi elementi testimoniano quel legame indissolubile che legò il poeta con la città stessa: un vecchio muro, oggi restaurato, ma un tempo confinante con l’adiacente monastero francescano, dove a più riprese tra il ‘500 e l’‘800, i frati nascosero la cassetta contenente le spoglie del Sommo Poeta per salvaguardarle da possibili pretendenti, Firenze su tutti. Una suggestiva quercia secolare voluta dal Carducci in memoria del Sommo Poeta; un maestoso albero che, con i suoi rami, abbraccia e “protegge” tutta l’area. Infine, la cosiddetta “campana di Dante” posta nei pressi della tomba, vicino ad una serie di sarcofagi marmorei ove riposano i resti di alcuni delle famiglie nobili dei Pignata e dei Traversari.
Nel pomeriggio i soci del club elbano hanno potuto visitare la basilica di San Francesco che deve il suo nome ai frati Minori francescani che l’hanno abitata tra il 1261 e il 1810 e, successivamente, dal 1949 fino ai giorni nostri. Un importante luogo sacro ove si celebrarono i funerali del sommo poeta e che, con molta probabilità, lo stesso Dante frequentò assiduamente in vita dato che la chiesa era la prediletta della famiglia che lo ospitava e che, al tempo, governava la città: i Da Polenta.
La giornata è proseguita all’insegna della Street-art, ovvero l’arte dei murales: uno straordinario progetto di rigenerazione urbana che ha trasformato il centro di Ravenna in una vera e propria galleria di arte moderna a cielo aperto. Un’arte che ha riletto la contemporaneità donando nuova vita anche a quartieri che fino a poco tempo fa venivano considerati ai margini del centro storico.
Nella giornata di sabato, i soci del club elbano sono stati accompagnati in altri monumenti della città. In particolare hanno potuto visitare la basilica di San Vitale, uno dei più famosi ed importanti luoghi di culto cattolici di Ravenna, la cui costruzione iniziò nel 532 d.C. e terminò nel 547 d.C. Esempio di unione tra l’arte paleocristiana e quella bizantina, dal 1996 inserita a pieno merito nella lista italiana patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Di poi il poco distante mausoleo di Galla Placidia la cui origine, di mausoleo o semplice cappella pertinente alla chiesa di Santa Croce, cui, un tempo era collegata, è tutt’oggi ancora motivo di incertezze tra il mondo accademico.
Inoltre i soci hanno potuto ammirare la magia dei mosaici che adornano una delle costruzioni più antiche di Ravenna che, come la sopraccitata basilica di San Vitale, rientra a pieno titolo tra gli edifici giudicati patrimonio dell’umanità: il battistero Neoniano. Edificio edificato attorno al V secolo i cui caratteristici decori vennero giudicati “meravigliosa allucinazione” da Carl Gustav Jung, uno dei padri della psicoanalisi. 
Infine, nel tardo pomeriggio i soci hanno inoltre potuto visitare le opere custodite all’interno del Museo Arcivescovile e, nella mattinata di domenica la basilica di sant’Apollinaire Nuovo nel cuore del centro storico cittadino.
Giorni ricchi di arte e cultura durante i quali i soci elbani hanno potuto assaporare oltre alla storia della città che gli ospitava, anche la tipica tradizione gastronomia esaltata nei piatti serviti nei bellissimi e caratteristici locali. Giorni indimenticabili che grazie alla piacevole accoglienza e compagnia riservataci dal presidente del Rotary Club Galla Placidia, Federico Spadoni e dagli amici di Ravenna, sono trascorsi tra risa e gradevoli momenti all’insegna di quell’amicizia motore e principale filo conduttore che lega e rafforza tutti i Club.

Il 18 settembre sarà consegnato il premio “Testimonianza” e Il resoconto della coppa Rotary nel torneo di Golf

Il Rotary club Isola d’Elba fa sapere che il 18 settembre si terrà una conviviale presso il ristorante KonTiki di Marina di Campo. Sarà questa l’occasione per consegnare il premio “Testimonianza”2021. 

Intanto si  è svolta nella giornata di domenica 29 Agosto, presso il golf club Acquabona, la quinta edizione della “Coppa Rotary club isola d’Elba”, l’ormai consueto torneo di golf organizzato dal Club elbano.

Come ha sottolineato il presidente Sergio Cavaliere, piacevolmente colpito per l’alto numero dei partecipanti, l’evento rappresenta per i soci elbani, non solo un’occasione per trascorrere un pomeriggio assieme ad altri amici rotariani in vacanza nella nostra isola ma anche, e soprattutto, la possibilità di raccogliere fondi per attuare una delle principali finalità del Rotary: contribuire alla realizzazione di progetti utili per la comunità.

Per quest’anno, l’intero ricavato sarà destinato al progetto “casa rifugio” una lodevole iniziativa che, già da tempo, il Club sta promuovendo sull’isola e che è volta a fornire un supporto alle donne vittime di violenza fisica e sessuale. Reato che, stando ai dati Istat, nella maggior parte dei casi si verifica proprio nel luogo che dovrebbe essere più “sicuro” ovvero tra le mura domestiche.


Questi i risultati del torneo, svoltosi nei campi del residence e protrattosi fino a sera:

Primo lordo: Rotta Claudio, Arnaldi Osvaldo.
Primo netto:  Ballati Federico Verdi Noemi.
Secondo netto: Burelli Roberto, Rinchiuso Antonio.

La piacevole giornata si è conclusa con un aperitivo offerto ai presenti dai soci elbani.

Festa dell’Amicizia, Sergio Cavaliere confermato presidente

Ecco il resoconto della serata e i nomi di tutti i membri del Consiglio direttivo con le varie riconferme delle cariche del Club.

Si è svolta ieri sera, venerdì sei Agosto, presso l’hotel Airone di Portoferraio, la tradizionale cena sociale che, proprio per il principio cui s’inspira, riveste un’importanza particolare per il Club elbano: L’amicizia ovvero il piacere dello stare insieme.
La conviviale, orientata al senso dell’ospitalità verso tutti gli amici rotariani dei vari Club italiani che hanno scelto la nostra isola come meta delle loro vacanze è stata allietata dall’intervento musicale del chitarrista Gabriele Uccelli già finalista a Sanremo Giovani ed ha registrato la partecipazione di un buon numero di soci e di graditi ospiti.
Durante la cena, il Presidente Sergio Cavaliere ha consegnato il “Premio testimonianza” a Roberto Ballini ex ciclista su strada, professionista dal 1966, che ha corso per anni sulle ali della sua passione e che, sulla nostra isola, si è lasciato travolgere dal fascino della natura. Diventato noto apicoltore, si è guadagnato l’appellativo di “uomo che parla con le api” dopo aver scoperto, nel 2004, che con un sibilo acutissimo questi insetti si bloccano totalmente restando come paralizzati all’interno delle arnie in cui sono custodite.
Al di là della scoperta etologica, che ha interessato anche gli scienziati ed è divenuta protagonista di uno studio dell’università di Pisa, ciò che colpisce è quel legame tra uomo e natura che essa riassume. Quell’armonia riscoperta che nel tempo l’uomo sembra aver dimenticato e che, in piccoli gesti come quello donatoci da Roberto, si ripresenta in tutta la sua bellezza.
La conviviale appena trascorsa è stata la seconda occasione di incontro dei soci del club elbano i quali all’unanimità, hanno scelto di rinnovare la carica di presidente al socio Sergio Cavaliere al fine di consentirgli di concretizzare quegli obbiettivi promossi durante il suo primo anno di reggenza che, per i motivi legati alla pandemia, non ha potuto realizzare.
Il Club ha anche confermato le altre cariche così composte:
Vice presidente: Elvio Cavaliere, Marcello Bellini.
Presidente eletto: Michela Venturini.
Tesoriere: Luciano Grasso.
Prefetto: Paride Paolini.
Consiglieri: Marco Regano, Tiziano Nocentini, Manuela Colombi, Davide Pelliccioni.
Istruttore: Aldo Sardi.
Rapporti Club gemellato: Pinotti Patrick.
Rotaract e Ryla: Claudio della Lucia.
Fondazione Rotary: Ballerini Paolo.
Relazioni pubbliche e comunicazione: Davide Pelliccioni.
Tutti noi del Rotary Club Isola d’Elba auguriamo a Sergio un’annata estremamente produttiva e densa di eventi ben consci che, come ogni anno, non mancheranno nuove sfide e nuove difficoltà, ma tutti insieme saremo in grado di affrontarle con l’entusiasmo ed i valori che contraddistinguono da sempre la nostra associazione.