l Presidente del Club Paolo Ballerini e tutto il Rotary Club Isola d’Elba stringono in forte abbraccio il caro socio ed amico Roberto Pavia per la prematura scomparsa della moglie Flavia Gattoli Pavia.
Archivi categoria: Senza categoria
Il ruolo degli Stati europei nella schiavitù delle americhe
“Il diverso ruolo degli Stati europei nella schiavitù delle americhe” è stato questo il tema che ha caratterizzato la conviviale del Rotary Club isola d’Elba tenutasi la sera di Sabato 7 Ottobre nella splendida location del Ristorante la Caletta in Porto Azzurro.
Dopo il consueto suono della campana, il Presidente Paolo Ballerini ha presentato agli amici ed ai soci presenti l’ospite d’onore della serata, il Prof. Mario Sianesi, illustre chirurgo che da anni si dedica per passione allo studio della Storia.
Il Professore, piacevole e raffinato oratore, ha iniziato il suo intervento illustrando anzitutto le conseguenze che la scoperta di Cristoforo Colombo, da lui stesso definita come una delle più grandi “rivoluzioni umane”, ha comportato nel vecchio continente, descrivendo in particolare le intenzioni di Stati come Spagna, Portogallo, Inghilterra e Francia che sin da subito hanno colto e sfruttato al meglio la possibilità di acquisire nove terre da colonizzare.
Dopo l’interessante premessa, Sianesi si è soffermato sul fenomeno della schiavitù, una “nuova forma di schiavitù” di tipo colonialista che è nata da quella espansione, la quale ha visto strappare migliaia di Africani dalle loro terre: uomini, donne e bambini, catturati e trasportati in condizioni inumane oltre oceano, quindi smistati e venduti ai padroni “civilizzatori”.
Una ferita ancora viva nella storia che solo la successiva fase abolizionista è riuscita a sanare, o quantomeno ci ha provato.
Ma è stata la parte centrale del suo intervento a catturare in maggior misura l’attenzione dei presenti cioè quando Il professor Sianesi ha esposto delle considerazioni sul differente atteggiamento colonialista posto in essere dagli stati Europei in differenti territori. In particolare, a titolo esemplificativo, ha richiamato l’opera di conquista dell’Inghilterra.
In Asia, ad esempio, la prima espansione britannica avvenne per ragioni economiche e commerciali legate alla Compagnia delle Indie Orientali e riguardò soprattutto un paese ricco di risorse e di manodopera: L’india. Tuttavia l’opera di dominio inglese non fu mirata al solo sfruttare e depredare la nuova colonia bensì, oltre a impedire cambiamenti politici e sociali di rilievo, fu finalizzata a modernizzare il paese stesso favorendo un enorme sviluppo delle infrastrutture interne. Sotto il dominio inglese, infatti, su tutto il territorio indiano si riscontrò, ad esempio, un’importante crescita delle linee ferroviarie e stradali, fondamentale mezzo per favorire la circolazione interna ed esterna delle persone e dei mezzi nonché la costruzione di scuole ed ospedali e di ogni altro tipo di edificio che favorirono una grande spinta alla modernizzazione di tutto il territorio.
In Africa invece, ciò non avvenne. La dominazione inglese, così come quella degli altri stati europei, fu caratterizzata esclusivamente dallo sfruttamento delle risorse naturali presenti in tutto il vasto territorio e della segregazione, discriminazione e riduzione in schiavitù della popolazione indigena.
Invece di cercare di introdurre forme di governo democratico, si sfruttò i molte scontri intestini per reperire schiavi. Uomini che spesso venivano prelevati dalle loro terre, non dai colonizzatori bensì da altri conterranei appartenenti a tribù, spesso confinanti ma avverse. Invece di dotare il paese di proprie infrastrutture si preferì limitarsi a saccheggiare quanto possibile, invece di cercare di placare le molte guerre intestine, se ne sfruttò gli effetti.
Un differente atteggiamento le cui conseguenze, sono, purtroppo, ben visibili anche al giorno d’oggi con il fenomeno, ormai fuori controllo, dell’immigrazione.
Dopo l’esposizione del Professore, grazie alle molte domande rivoltegli dai presenti, l’argomento della serata è stato ulteriormente sviluppato e attualizzato ricordando anche forme diverse di schiavitù da cui il mondo tutt’oggi è afflitto.
All’Acquabona la Coppa Rotary Club Isola d’Elba
Anche quest’anno, nello splendido scenario del Golf Acquabona, si è svolta la 7^ coppa Rotary club Isola d’Elba, evento cui hanno preso parte giocatori sia locali sia provenienti da varie Regioni Italiane.
La gara, una 9 buche Louisiana Stableford, è stata resa ancora più partecipata perché giocata per fini nobili, in quanto l’intero ricavato sarà, come consueto, devoluto per la realizzazione di service sul nostro territorio.
Il Presidente del Club elbano Paolo Ballerini ringrazia lo staff dell’Acquabona, il Presidente Dott. Vallardi Carlo Luigi Angelo, il Vicepresidente Dott. Fabio Chetoni, e il Direttore Giovanni Inglese
Questa la classifica dei vincitori
1° squadra Lorda Damiano Mario – Arnaldi Osvaldo p.18
1° netto Busso Mario – Conte Elisabetta p.21
2° netto Micheletti Steve – Burelli Roberto p.20
Dopo la premiazione ha avuto seguito un cocktail offerto dal Rotary Club Isola d’Elba.
Rotary club Isola d’Elba: la Festa dell’Amicizia
Per ogni Rotary Club, la “festa dell’amicizia” rappresenta un momento importante in cui si celebra il principale sentimento di unione tra i membri del Sodalizio: l’amicizia quale elemento fondamentale della cultura e dell’etica Rotaryana. Un sentimento che trae origine dal rispetto, dalla sincerità, dalla fiducia, dalla stima e dalla disponibilità reciproca che lega saldamente tra loro, come anelli di un’unica catena, i singoli soci del Club e che, facilitandone le relazioni, diviene seme da cui germogliano gli obbiettivi preposti per il nuovo anno sociale di service.
Per il Rotary Club elbano, la conviviale dedicata all’Amicizia, che si è tenuta sabato 5 agosto nella splendida location dell’Hotel Hermitage in Località la Biodola, è stata altresì orientata al senso dell’ospitalità verso tutti gli amici rotariani dei vari Club italiani che hanno scelto la nostra isola come meta delle loro vacanze.
Il neo presidente del Club, Paolo Ballerini, ha dapprima accolto i molti soci con i rispettivi consorti ed agli altrettanto numerosi ospiti presso la sala congressi dell’hotel, dedicando loro un gradevole discorso di ben venuto, di poi li ha accompagnati al ristorante dell’albergo per una piacevole serata.
Rotary Club Elba, Paolo Ballerini è il nuovo presidente
Per il Rotary club elbano è stata particolarmente emozionante e ricca di eventi la serata del 30 Giugno, svoltasi presso la splendida location dell’hotel Villa Ottone in Portoferraio. Una serata, dedicata ad uno dei più importanti “momenti” della vita di un Club: la cerimonia del passaggio di consegne della presidenza, momento in cui si tirano le somme dell’annata appena conclusa e si inaugura la successiva.
Dopo il consueto suono della campana, la presidente Michela Venturini ha rivolto un affettuoso saluto ai molti ospiti ed ai soci presenti riservando un grazie particolare al Governatore uscente del Distretto 2071 Nello Mari ed alla sua assistente Susanna Biagini per la loro attenta collaborazione e per il supporto fornito al Club elbano durante l’annata appena trascorsa, malgrado i molti impegni, anche questa volta hanno ritagliato uno spazio per gli amici elbani
Successivamente ha preso la parola il Governatore uscente Nello Mari che ha descritto ai presenti i service resi dal Distretto 2071 (Toscana) durante la sua reggenza terminando l’intervento con un richiamo al 10° Congresso interdistrettuale 2425 durante il quale ha passato le consegne al nuovo Governatore Distrettuale Fernando Damiani.
Di poi è stato il turno della presidente Michela Venturini che prima di cedere l’incarico ricoperto, ha mostrato ai presenti un filmato riassuntivo dei molti service che hanno contraddistinto la sua annata quindi ha donato ai soci un presente, “Il piccolo principe”, un caro libro da un profondo significato e poco dopo ha chiamato coloro che, per le cariche ricoperte, l’hanno affiancata per tutta la sua annata rendendo un importante servizio al Club: il Prefetto Dino Paolini, Il Segretario nonché Responsabile Stampa Davide Pelliccioni, ed il Tesoriere Luciano Grasso. A loro ha donato care parole e una targa in ricordo dell’annata trascorsa assieme.
Infine, visibilmente commossa, Michela ha chiamato al suo fianco il Dott.Paolo Ballerini e, dopo un breve discorso, le ha passato il collare per la guida dell’annata 2023/2024 e ceduto la parola per consentirgli di riassumere brevemente le linee guida che caratterizzeranno la sua presidenza dando particolare attenzione a quelle che sono le linee guida del Rotary International in materia di Diversità Equità e Inclusione rappresentato dalla commissione DEI e una lavoro in linea con la precedente presidenza che vedrà i giovani protagonisti, e di nominare la squadra che lo affiancherà.
Il segretario del Club sarà nuovamente il socio Davide Pelliccioni, che altresì manterrà la carica di Responsabile della comunicazione, il socio Maurizio Arvecchi ricoprirà il ruolo di Prefetto, Tesoriere del club sarà il socio Dino Paolini e, infine, il socio Tiziano Nocentini ricoprirà il ruolo di Vicepresidente.
Altro evento che ha caratterizzato la serata è stato la consegna di due Paul Harris, l’onorificenza più alta che un Club Rotariano conferisce a chi, grazie alla sua professione, al suo operato, si è distinto nella società. Per quest’anno, IL Rotary Club isola d’Elba ha voluto premiare, dapprima una figura che all’isola ha dato tanto non solo in termini di competenze professionali ma anche e soprattutto in termini di affetto e amore. Il Prof. Pietro Randelli attualmente Direttore Scientifico dell’Istituto ortopedico Gaetano Pini nonché Direttore unità operativa Complessa della clinica ortopedica CTO di Milano, che ha intrattenuto i presenti narrando i suoi primi contatti con la nostra isola quando, da bambino, qui giunto assieme ai genitori, osservava il padre effettuare visite in un piccolo studio in Capoliveri, assimilandone e facendo propria sia la passione per la medicina sia, e soprattutto, l’amore e l’affetto dato e ricevuto dagli isolani. Un servizio ed un amore donato alla comunità che rispecchia a pieno lo spirito guida del nostro Club.
Dipoi La presidente uscenta Michela Venturini “spillata” per l’occasione del Governatore del Distretto Nello Mari. Un riconoscimento importante che, per la presidente uscente, varrà ancor di più poiché le ricorderà negli anni a venire gli impegni e gli ottimi risultati dell’annata appena trascorsa
Prima di riservare un profondo grazie ed un forte abbraccio a Michela ed augurare un’ottima annata al neo presidente Paolo, il Club tutto desidera ricordare la reggenza di Michela utilizzando tre parole, parole profonde che più volte sono state pronunciate durante la cerimonia e che possono essere ben dedicate alla presidente uscente.
La prima è Amicizia. Amicizia base e linfa vitale del Rotary tutto che, in questi 12 mesi, anche grazie allo spirito di gruppo sempre promosso e sostenuto dalla presidente uscente, si è profondamente rafforzata tra i “vecchi” soci elbani e si è palesata in tutta la sua bellezza ai “nuovi” membri del Club.
La seconda è Emozioni. Già perché prima di tutto sono le emozioni che spesso lasciano indelebile nelle menti un ricordo, sono le emozioni riassumono gli eventi, i service nonché il piacere di operare in un Club che lavora costantemente per la collettività tutta.
La terza infine è la più importante, Amore. Amore che accende la passione del fare. Amore che dona fermezza e convinzione nelle scelte, amore che, parafrasando Dante, riesce a muovere il sole e le altre stelle.
Grazie da tutto il Club per l’indimenticabile annata e un grosso in bocca al lupo per quella appena iniziata.
La panchina rossa si affaccia sulla baia dell’Innamorata grazie al Rotary Club Elba
Da una settimana, Capoliveri ha una seconda panchina rossa, segno del contrasto alla violenza contro le donne.
E’ affacciata sulla baia dell’Innamorata, uno dei luoghi più suggestivi del territorio comunale e di tutta l’isola. Non è stato scelto a caso. Il luogo, insieme alla panchina, vuole essere un simbolo. Un richiamo. Quella virgola rossa in mezzo al verde non è solo un segnale d’allarme, il punto esclamativo contro il femminicidio. E’, semmai, un richiamo all’amore degli uomini per le donne.
Una dichiarazione e una promessa di rispetto. Un invito ad affacciarsi sulla bellezza – la baia, il mare – a riappropriarsi del tempo, del pensiero, per lasciare andare quello che ci avvelena.
E’ facile intuire che la panchina rossa di Capoliveri è speciale. Lo è per molti motivi. Infatti, Michela Venturini, presidente del Rotary – che ha appena chiuso l’anno di presidenza del club elbano – ha impiegato diversi mesi a trovare collocazione e motivazioni giuste. Non voleva solo un’altra panchina rossa. Ne voleva una che si distinguesse. Il sindaco di Capoliveri, Walter Montagna, ha condiviso il principio mettendo a disposizione tutto il territorio.
Così è nata “Amala come il mare”, panchina singolare perché è la prima donata da due uomini alla comunità. Non alla comunità elbana, ma alla comunità internazionale, visto che dall’Elba passano turisti stranieri di moltissimi Paesi, dall’Europa agli Usa.
L’idea nasce come una visione. Due imprenditori, due amici. Adolfo Giannecchini, versiliese, adottato dall’Elba; Antonio Bomboi, sardo, trapiantato nell’isola.
Una passeggiata sulla collina affacciata sopra la baia e la spighetta dell’Innamorata, l’incontro, quasi l’inciampo, con una panchina abbandonata, “triste, solitaria y final” l’avrebbe definita l’inimitabile scrittore argentino Osvaldo Soriano. Si guardano, c’è l’intuizione: “Si può, si deve fare qualcosa”. E’ una panchina, è affacciata su un panorama suggestivo. Il luogo è legato a una leggenda d’amore impossibile. Il pensiero è subito per restaurarla. Per dipingerla di rosso.
Di renderla simbolo della battaglia contro la violenza di genere, certo, ma “anche dell’amore che gli uomini provano per le donne. Simbolo delle relazioni belle.
Un invito a venire qua, a sedersi, per ricordarsi che l’amore, l’amore vero, fa bene, non fa male” spiega Adolfo Giannecchini.
E Antonio Bomboi a ruota incalza: “A questo proposito, sarebbe bello che una volta l’anno tutte le panchine in Italia venissero illuminate di rosso”.
Proprio come è illuminata di notte anche la panchina dell’Innamorata, visibile dalla spiaggia. Invito di luce a raggiungerla per qualche minuto al chiaro di luna.“
Per battere la violenza, alla fine, non ci vorrebbe molto. Basterebbe sedersi su una panchina come questa, insieme, in contemplazione, con la voglia di parlarsi e di ascoltarsi. Se gli uomini ascoltassero le donne, riuscirebbero a comprenderle e non avrebbero bisogno di usare il linguaggio della violenza per imporsi”.
Così l’attrice Marianella Bargilli, madrina di questa panchina speciale.
Successivamente presso l’agorà del Ristorante la Caletta, alla presenza di un folto pubblico, tra cui molti giovani, c’è stata la presentazione del libro “Violenzissima-Scuse e pregiudizi che assolvono i violenti” a cura di Ilaria Bonuccelli, giornalista, scrittrice, vincitrice del premio internazionale “Jacopo da Fivizzano” con miglior libro dell’anno 2022.
Sono seguite le letture speciali della stessa Marianella Bargilli, attrice, interprete di testi teatrali sulla violenza di genere.
Presente il Sindaco di Capoliveri Walter Montagna, la Dott.ssa Anna Garfagnini referente per la zona Elba del “codice rosa” e il Comandante in Seconda del Porto di Portoferraio Sig.ra Rossella Loprieno.
Rotary club isola d’Elba. Inaugurazione del parco giochi all’ asilo Tonietti.
Concorso Legalità e Cultura Etica, premiati studenti elbani
l Rotary Club Isola d’Elba ha partecipato come club padrino dell’ITCG “G.Cerboni” al Concorso Nazionale Legalità e Cultura Etica vincendo ben due premi.
Venerdì 12 maggio a Firenze nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio sono state premiate, le studentesse, Soria Annalisa della 4a Graf, e Cenciarelli Viola della 3a Graf al concorso nazionale “Dove manca il dialogo, la mediazione, la diplomazia, prevale la violenza anche armata che ha nei conflitti la punta massima della sopraffazione ” organizzato dal Rotary LCE, Legalità e Cultura dell’Etica.
Le vincitrici sono state accompagnate dal Prof. Marco Ciomei e dal Prof.Giuseppe Solaro (Referente alla
Legalità). All’evento presente la Presidentessa del Rotary Club Isola d’Elba, Michela Venturini.
Per la Dirigente Prof.ssa Lorella Di Biagio, i docenti Solaro, Ciomei così come per la Presidentessa Venturini del Rotary Club Isola d’Elba l’evento è stato un grande motivo di prestigio e di orgoglio
“Premio Testimonianza” ad Alfredo Guglielmi
Premio testimonianza Rotary Club Isola d’Elba
In ogni realtà territoriale, ci sono figure giudicate preminenti, cittadini amati e stimati da tutta la comunità che si sono distinti nel sociale e in quello imprenditoriale. Figure che, in linea con i principi rotariani, hanno contribuito a rendere “migliore” il luogo dove vivono. Hanno cioè apportato quel valore aggiunto cui ha beneficiato e continua a beneficiare tutta la collettività. A tali figure, i singoli Club locali, destinano uno dei momenti più significativi dell’intera annata: Il “Premio Testimonianza” un riconoscimento che, di tale operato, è simbolo.
Per l’anno in corso, la Commissione del Club elbano, presieduta dalla presidente Michela Venturini, ha riservato tale premio ad Alfredo Guglielmi, un uomo che non solo ha fatto del mare la sua vita ma che, grazie alla sua professionalità ed alle sue competenze, ha contribuito a far conoscere la nostra isola in tutto il mondo.
La giornata dedicata alla consegna del premio è iniziata nel tardo pomeriggio di sabato 22 Aprile presso il centro sub “il Corsaro” la vera casa di Alfredo che, più che una semplice scuola, sembra piuttosto un museo ricco di ricordi situato a pochi metri dal golfo di Pareti. Qui, in quel luogo dove lei stessa ha trascorso la sua infanzia, la presidente Michela, dopo aver esposto ai soci presenti le ragioni che hanno indotto il Club a concedere il premio testimonianza ad Alfredo, gli ha consegnato il riconoscimento per poi cedergli la parola.
Alfredo, ha ripercorso le tappe più significative della sua vita dedicata al mare, illustrando e commentando sia le molte foto che adornano le pareti del centro, immagini di ricordi indelebili sia le strumentazioni che, nel tempo, i campioni di apnea hanno utilizzato per le loro imprese. A questi Alfredo, ha dedicato gran parte del suo intervento raccontando aneddoti che solo chi ha lavorato a stretto contatto con questi può sapere. In particolare ha ricordato ai soci presenti i campioni con i quali ha collaborato:
Enzo Maiorca che ha più volte detenuto il record del mondo d’immersione in apnea raggiungendo il limite personale di -101 metri.
Jacques Mayol, soprannominato “L’uomo-Delfino” il grande apneista francese innamorato della nostra isola che, sui fondali di Pareti, con la squadra diretta da Alfredo realizzò sei record “in assetto variabile”, dai -85 metri del 1973 ai -105 del 1983, all’età di 56 anni.
Un grande uomo e un grande sportivo, che ha scelto i fondali dell’isola per passione e l’Elba per vivere contribuendo a rendere “Le grand bleu”(così definiva il nostro territorio), famoso in tutto il mondo per la sua bellezza e la sua ospitalità.
Dei due, amici ma altresì grandi rivali, Alfredo ha sottolineato anche le loro differenze fisiche e caratteriali. Grintoso, rabbioso e potente il primo, aggraziato posato ed esile il secondo. Impulsivo Maiorca, riflessivo Mayol, due eterni rivali dalle caratteristiche differenti, “L’uomo degli abissi che sfidava e lottava contro l’acqua e l’uomo delfino che riusciva ad entrare in simbiosi con il mare”.
Angela Bandini che, con l’arma dell’amore, ottenne il permesso per immergersi nella vasca dei delfini. Da quel momento stare con i delfini divenne una delle ragioni più importanti della vita. Sott’acqua con i delfini trovava un’armonia assoluta e, intanto, aumentavano a dismisura i suoi tempi di apnea. Divenne per tutti la “Ragazza dei Delfini”. A 17 anni conosce Jacques Mayol che la fa entrare nel mondo dell’ apnea e del profondiamo.
Nel 1985 stabilisce all’Isola d’Elba con Mayol e Alfredo Guglielmi, “Il Corsaro” il suo primo record mondiale in assetto variabile con -52 metri.
Infine, ma non per ultimo, Umberto Pellizzari che nella sua carriera ha stabilito record mondiali in tutte le discipline dell’apnea. Il suo primo record mondiale di apnea in assetto profonda in “assetto costante” lo stabilì il 10 Novembre del 1990 a Porto Azzurro toccando la quota di -65 metri.
La serata si è conclusa, dopo il piacevole aperitivo gentilmente offerto ai presenti dalla scuola sub, presso il ristorante il Koala, in Capoliveri per la consueta conviviale.
Il Club rivolge ad Alfredo ed al suo team un profondo ringraziamento per la disponibilità, l’accoglienza e la piacevole giornata donata agli amici rotariani.